Terapia psicomotoria: cos’è e quando è utile
3 Giugno 2022La terapia psicomotoria è una tipologia di attività rivolta in particolar modo a quei bambini che soffrono di disturbi legati alla sfera motoria, comportamentale e cognitiva. Infatti, questa tipologia di attività ha l’obiettivo di regolarizzare ed educare la sfera psichica di un bambino attraverso il movimento. Se desiderate sapere di più riguardo la terapia psicomotoria questo articolo fa al caso vostro: infatti, illustreremo cos’è, a chi è rivolta e in cosa consiste.
Terapia psicomotoria: cos’è e a cosa serve
Come abbiamo anticipato, la terapia psicomotoria è un’attività fondamentale per educare, attraverso il gioco e il movimento, i bambini che soffrono di particolari disturbi. Si tratta di una pratica entrata in uso negli anni ’60 e che, da quel momento, ha aiutato tanti affetti da disturbi della cognizione e psichici.
In questo modo, il bambino riuscirà a prendere coscienza di sé, delle proprie abilità e delle proprie emozioni: il fine ultimo non è, infatti, la competizione, ma il divertimento.
Il terapeuta dovrà sostenere e accompagnare il bambino durante tutto il percorso, adattando ogni tipologia di attività alle esigenze proprie del paziente.
Terapia psicomotoria: di cosa si occupa
La terapia psicomotoria ha diversi obiettivi, primo fra tutti quello di consentire al bambino di relazionarsi con gli altri e di conoscere il proprio corpo e le proprie abilità. Ancora, ha il ruolo fondamentale di permettere al paziente di sapersi orientare meglio nello spazio e nel tempo e di lavorare in gruppo: come abbiamo detto, l’obiettivo del gioco e della terapia psicomotoria non è quello di vincere, ma di collaborare. Infine, questa attività è particolarmente indicata per potenziare il linguaggio fisico e quello verbale.
Terapia psicomotoria: a chi è rivolta
La terapia psicomotoria è rivolta soprattutto ai bambini affetti da disturbi della sfera psichica e cognitiva: ad esempio, quelli legati alla coordinazione, allo spettro autistico, al comportamento, alle relazioni con gli altri e alle disabilità intellettive. In particolare, la terapia è indicata per i bambini che hanno un’età compresa fra i 0 e i 9 anni. In molti casi, la terapia psicomotoria è indicata anche per coloro che hanno difficoltà nel linguaggio, in quanto aiuta i bambini a sviluppare meglio le proprie capacità linguistiche e verbali.
Terapia psicomotoria: su cosa si basa e chi è il terapeuta
La terapia psicomotoria si basa, in particolar modo, sui giochi che utilizzano materassi, i cubi, i rettangoli, i teli e i palloni, tutti realizzati in gomma piuma. Il terapeuta psicomotorio è una figura professionale che ha l’obiettivo di guidare i bambini durante la terapia, scegliendo il percorso più adatto in base alle loro esigenze e alla gravità del loro disturbo.
In particolare, per diventare psicomotricisti è necessario frequentare un corso triennale (di almeno 2400 ore), cos’ come concordato dal 1972. Il corso si occupa prevalentemente di tre diversi aspetti della terapia psicomotoria, quali la Formazione Personale, la Teorica e quella Pratica. Affinché sia possibile svolgere questa professione sono necessarie diverse conoscenze: sia nel campo della motoria e del movimento del corpo, sia nel campo della neuropsichiatria e della neurofisioanatomia.
Terapia psicomotoria: come si svolge
Le sedute di terapia psicomotoria si svolgono, generalmente, una volta alla settimana, in strutture private e attrezzate che comprendono una serie di strumenti e giochi indicati per questo genere di attività. Le sedute, in particolare, sono strutturate in diversi tempi per evidenziare tutto il potenziale dei bambini: ad esempio, in un primo tempo ci si concentra sulle attività motorie e, dunque, il gioco vero e proprio. In un secondo tempo ci si concentra sulle attività dedite allo sviluppo della cognizione e del cervello, attraverso la narrazione di una storia. Infine, si passa ai disegni e alle attività espressive.
Terapia psicomotoria: gli effetti sui bambini
A questo punto, possiamo parlare dei benefici e degli effetti positivi che la terapia psicomotoria porta ai bambini. In particolare, questo genere di attività apporta non solo una serie di vantaggi dal punto di vista cognitivo e dello sviluppo motorio, ma permette al bambino di accrescere la propria autostima e di approfondire la conoscenza dl proprio corpo, delle sue abilità e delle sue emozioni. In questo modo, egli saprà rapportarsi e relazionarsi al meglio anche con le altre persone.