Il combustibile bioetanolo produce cattivi odori in casa?

Il combustibile bioetanolo produce cattivi odori in casa?

28 Settembre 2022 Off Di Veronica

Il bioetanolo è un combustibile di natura sostenibile, che viene ottenuto dalla fermentazione di scarti vegetali, tuttavia, prima di procedere all’acquisto di un camino alimentato con questo materiale e metterlo nella propria casa, molte persone si domandano se, effettivamente, la combustione emani cattivi odori o meno.
Scopriamo quindi insieme la verità sulla natura del bioetanolo e cerchiamo di capire se avere un camino alimentato con questo materiale dentro casa sia sicuro, con il seguente articolo.

In quali circostante il bioetanolo emana un cattivo odore

Sul mercato sono presenti molte varietà di bioetanolo, alcune di scarso valore e altre ottime: è bene chiarire sin da subito, quindi, che per evitare che gli ambienti male odorino a causa del bruciare del combustibile, è necessario scegliere i brand migliori.
Un prodotto di bassa qualità genera una fiamma più alta tuttavia, oltre a produrre puzza all’interno degli ambienti domestici, genera anche vapori e sostanze dannose; il bioetanolo di alta qualità si limita invece a produrre vapore, anidride carbonica e calore, senza cattivi odori.

Le cause principali per cui stufe e camini a bioetanolo potrebbero produrre cattivo odore

Nel caso in cui in casa si disponga di un camino al bioetanolo e questo emani cattivi odori, le cause possono essere principalmente quattro:

  • la dubbia qualità del bruciatore;
  • la scarsa qualità del bioetanolo;
  • un’installazione del bruciatore non proporzionata all’ampiezza dell’ambiente.

Nel primo caso, ovvero quello in cui il bruciatore sia di bassa qualità, si generano residui di combustibile incombusti, che sono anche la causa del cattivo olezzo. Inoltre, potrebbe sussistere il caso in cui il bruciatore sia alloggiato in maniera inadeguata: in questa circostanza bisogna necessariamente utilizzare materiali ignifughi, fare affidamento su un tecnico specializzato, ponderare la presenza di prese d’aria e infine, mantenere il camino distante da oggetti delicati, come la televisione e da materiali infiammabili quali divani e tende.

La qualità del combustibile è estremamente importante, soprattutto per evitare cattivi odori sia durante l’accensione sia nella fase di combustione, pertanto, la stanza deve essere regolarmente arieggiata, poiché, per bruciare, la fiamma del biocamino necessità di ossigeno che sarà poi trasformato in anidride carbonica.

Non tutti gli utilizzatori sono informati del fatto che, all’interno del camino venga posta una spugna in fibroceramica utile per agevolare una corretta combustione, eludendo la presenza di potenziali esalazioni: per evitare i rischi dei camini bioetanolo, molte di queste sono realizzate in pietra refrattaria.
Nel caso della pietra refrattaria, infatti, i micropori si allargano man mano che il calore aumenta, consentendo al bioetanolo di bruciare senza produrre sgradevoli odori.

Test effettuati nel caminetto bioetanolo contro i rischi

Nel corso degli anni, i caminetti che saranno poi con alimentati con bioetanolo, sono sempre più spesso sottoposti a una serie di test volti a verificare le nuove tecnologie.
Alcuni dei test effettuati sui caminetti alimentati con bioetanolo:

  • sono anti perdita del combustibile;
  • sono anti ribaltamento;
  • sono eseguiti sui bruciatori con 3 marcature di sicurezza, in base alle vigenti norme europee;
  • sono inerenti la qualità stessa del bruciatore.

Scegliendo per il biocamino un combustibile di qualità, quindi, si eludono i potenziali rischi, perché sono sicuri e non producono alcun cattivo odore.