Cos’è e come funziona l’ortesi

Cos’è e come funziona l’ortesi

15 Agosto 2022 Off Di Veronica

Le ortesi possono essere una scelta molto valida per consentire a un paziente di effettuare una serie di movimenti che, in determinate situazioni, possono rivelarsi alquanto complicati. Infatti, non mancano i periodi nei quali, per una causa esterna, muoversi in maniera autonoma diventa pressoché impossibile. Ed ecco che ortopedici e medici forniscono questi dispositivi ospedalieri di supporto per ogni paziente che ha subito un incidente o è reduce da un’operazione chirurgica.

La funzione principale di questi accessori ortopedici è quella di immobilizzare in maniera temporanea le articolazioni. Vengono applicati dopo aver subito qualsiasi genere di trauma, o in seguito a problemi collegati agli arti. Chi sceglie questi tutori ortopedici (vedi qui: https://ortopediapalmeri.it/articoli-ortopedici/tutori-ortopedici/) lo fa per mantenere la propria situazione stabile, dando il tempo al corpo di tornare nella forma fisica originaria. Ecco cosa sapere in merito a un accorgimento molto importante.

Per quale motivo vengono utilizzati le ortesi?

Spesso le ortesi vengono considerate come sinonimi dei tutori, e in parte è anche vero. Ma in quali circostanze vengono adoperate? In linea di massima, sono due le occasioni che prevedono l’applicazione di questo accorgimento molto importante.

Prima di tutto, l’ortesi serve a immobilizzare l’articolazione. Un’area interessata da un intervento chirurgico o un infortunio deve essere bloccata al meglio. Grazie al supporto del tutore, l’articolazione viene immobilizzata affinché possa avere il tempo necessario per guarire in maniera totale.

Allo stesso tempo, questa tipologia di tutore ortopedico risulta particolarmente utile per tenere ferma ogni articolazione colpita dall’artrosi. Quando questa infiammazione cronica degenera, l’utilizzo di un dispositivo bloccante fa sfiammare il dolore forte dell’osso e rappresenta una valida soluzione.

A cosa servono in generale le ortesi

Le ortesi sono particolarmente utili per garantire massima protezione alle articolazioni da possibili movimenti bruschi. Esse fungono da validi stabilizzatori delle ossa umane, mantenendole ben ferme a lungo. Al contempo, sono ottimi alleati quando si è alle prese con stati di gonfiore e infiammazione. In pratica, sono dispositivi utili sia in situazioni curative che riabilitative.

Sono disponibili varie tipologie di ortesi, da scegliere a seconda del tipo di problema dal quale il paziente è coinvolto. Ciascun tutore medico assume funzioni e peculiarità. Sta all’ortopedico decidere quale scelta sia più adatta a ogni contesto. In commercio sono disponibili numerosi oggetti, ma la stabilizzazione di un osso è alquanto complessa.

I principali tutori ortopedici

Si può usufruire di numerosi tutori ortopedici, da applicare a seconda della situazione che coinvolge il paziente di turno. L’obiettivo è fare in modo che possa guarire perfettamente dopo ogni tipo di trauma, oltre a rispondere a ogni esigenza riabilitativa. Per tali ragioni, in caso di incidenti o interventi, qualsiasi scelta va preceduta da un consulto del medico specialista in ortopedia.

Quindi, bisogna stabilire l’arco di tempo necessario per tenere il dispositivo ortopedico, con l’obiettivo di ridare la piena mobilità all’arto in difficoltà. Dal polso alla gamba, dalla spalla al ginocchio, passando per il piede e l’intero tronco, sono davvero molteplici le parti del nostro corpo che possono essere avvantaggiate dall’utilizzo dell’ortesi.

Ovviamente, la situazione deve essere valutata caso per caso e una figura specializzata deve sapere quale sia la formula perfetta per arti pienamente funzionanti. Alla fine del trattamento ortopedico, il paziente può così ritrovare la piena autonomia fisica, senza alcun rischio per l’incolumità di ossa e articolazioni. Ed ecco che con alcuni passaggi il corpo umano torna a essere una macchina perfetta.